Il Roccobabà di Emilio
La migliore pasticceria italiana

Agosto, caldo torrido di una estate incerta fino al mese di Luglio. Quest'anno le vacanze sono un ritorno alla mia terra, alla mia città, Capua, sopratutto ritrovare parenti ed amici che da tempo non vedevo, vedevamo.
Per ferragosto, pranzo ricco a casa di mia sorella. Deciso il menù con molta disinvoltura, una grigliata mista, manca solo il dolce. Mio cognato Patrizio, e il suo amico e vicino di casa Enzo decidono per il roccobabà da prendere l'indomani. Mi rendo disponibile ad accompagnare Enzo per prendere questo dolce che dal nome non mi da una buona impressione, non faccio domande mi fido di loro certo che sarà un ottimo dolce. Così il giorno dopo, al mattino, io ed Enzo partiamo per Casal di Principe, paesino della provincia di Caserta, meglio noto per altre vicende di cronaca che per la buona pasticceria. Arrivati da Emilio, resto sbalordito, esterrefatto... dico ad Enzo: "questa non è una pasticceria, ma una gioielleria del gusto." Lui, con fare tranquillo e aria fiera, mi guarda ed annuisce alla mia affermazione.
La pasticceria piena di persone in coda, per prendere il proprio dolce preferito, chi paste, chi roccobabà, chi pasticcini... tutte dall'aspetto invitante. Tra me penso, altro che grigliata, basta star qui un paio di ore per saziarmi anche solo con gli occhi. Noi, quindi, confermiamo il roccobabà, ne prendiamo due da 1 kg che dovrebbero essere sufficienti per 12/15 persone.
Il roccobabà, l'aspetto esteriore somiglia ad una mezza sfera o una campana schiacciata, tutto ricoperto di cioccolato che si confonde con la sottile patina bianca di ghiaccio creata dalla differenza di temperatura tra il frigorifero e l'ambiente esterno una volta portato fuori dal frigo, ma solo per pochi minuti. Contornato da fiocchi di panna, ed anche sopra un fiocco di panna. Viene preparato a meno 18 gradi e va servito freddo a zero gradi, anche in inverno.
L'interno invece è fatto dal classico babà con un cuore di gelato. Dal sapore decisamente delizioso, squisito. Dopo la prima fettina, il desiderio è mangiarne subito una seconda e, forse anche una terza, una quarta...
Il roccobabà nasce nel 1999 dalla fantasia e dall'arte pasticciera di Emilio, perfezionato poi negli anni successivi. Il suo nome è un marchio registrato ed è inimitabile in quanto protetto dal diritto di autore. La ricetta giustamente e gelosamente custodita dal creatore, non può essere riprodotta allo stesso modo. Il dolce, che prende il nome dal famoso stilista di moda Rocco Barocco, rappresenta a mio dire tra il meglio della pasticceria italiana.
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