Lo Zecchino d'Oro 2010
Vince il Testo scritto da Lodovico Saccol

Lo Zecchino d'Oro è una rassegna canora internazionale di musica per l'infanzia, trasmessa in un apposito programma televisivo.È considerato un evento che pian piano è divenuto parte del costume e patrimonio culturale italiano delle generazioni nate a partire dagli anni sessanta. Tale valore è testimoniato dall'attribuzione, nell'aprile 2008, della targa "Patrimoni per una cultura di pace",consegnata nel cogcw3o di una cerimonia organizzata dai Club e Centri UNESCO.
Come viene regolarmente sottolineato nel cogcw3o della manifestazione, a vincere lo Zecchino d'Oro, così come gli altri riconoscimenti (Zecchino d'Argento, Zecchino Rosso, Zecchino Bianco, Zecchino Blu, Zecchino Verde e Telezecchino), sono gli autori e compositori delle canzoni e non i bambini che le interpretano. Questa regola è osservata fin dalla prima edizione; da questo punto di vista, un caso particolare è stato rappresentato dalla bambina Yumiko Ashikawa, la quale oltre ad aver interpretato La pioggia (nel 1997, alla 40ª edizione) è anche autrice della canzone.(fonte wikipedia)
Oggi si è conclusa la 53^ edizione dello Zecchino d'Oro e la canzone vincitrice è stata scritta da Lodovico Saccol. Saccol autore del testo e della musica de "Il contadino", trionfa a pari merito con altra canzone dal titolo "Un topolino, un gatto e…un grande papà". Il testo de "il Contadino" per nulla banale, ma molto intenso celebra il mondo rurale visto dagli occhi di un bambino attento e curioso.
La storia di Saccol però non è iniziata oggi, ma bensì da anni egli cammina i palcoscenici importanti del mondo canoro, infatti già nel 2008 vinse per la prima volta lo zecchino d'oro con la canzone "Le piccole cose belle"
Maggiori in formazioni sulla sua biografia la si può trovare nella sua pagina ufficiale su myspace seguendo questo link : Lodo
Di seguito si propone il testo della canzone:
"Il Contadino"
Testo: L. Saccol Musica: L. Saccol
C'è un lavoro straordinario,
oggi non è più di moda,
Non ha sosta,
non ha orario,
io conosco chi lo fa.Legge il cielo della sera,
sente l’aria del mattino,
Con cappello e canottiera,
il mio nonno è contadino !
Con le piante sa parlare, dalle rondini capire
Se l’inverno è cominciato,
Se l’estate tarderà.
Si confronta con la luna per la semina ed il vino
E non si tratta di fortuna, è un sapiente il contadino.
Non ti cura come fa il dottore,
Non insegna, non è professoreNon fa conti sulla scrivania,
Non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
Non dirige non è direttore,
Ma sorride con caloreIo da grande vorrei fare come lui!
Ha la frutta di stagione, la verdura quella vera,
Quanto è buono il minestronePure io lo mangerò!
Chiama tutto il vicinato quando nasce un vitellino
,Per un dono del creato quanta festa dal contadino.
Ogni pioggia un’occasione, ogni gemma un’emozione,
Ogni piccolo germoglio con affetto curerà.
Che fatica per avere cibo sano e genuino,
Se lo chiami agricoltore lui ti dice:“Eeeeh? Contadino!”
Non ti cura come fa il dottore,
Non insegna, non è professore,
Non fa conti sulla scrivania,
Non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
Non dirige non è direttore,
Ma sorride con caloreIo da grande vorrei fare come lui!
Mi dice sempre: “Devi studiare
Se vuoi capire, se vuoi migliorare”
E questo mestiere più bello sarà
Per chi la terra rispettare sempre saprà.
Non ti cura come fa il dottore,
Non insegna non è professore,
Non fa conti sulla scrivania,
Non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
Non dirige, non è direttore,
Ma sorride con caloreIo da grande vorrei fare come lui!
Come lui!
Come lui!